Attraversamenti pedonali fuorilegge.

Forse non tutti sanno che spesso gli incidenti che coinvolgono i pedoni sugli attraversamenti sono da imputare a chi le.

Forse non tutti sanno che spesso gli incidenti che coinvolgono i pedoni sugli attraversamenti sono da imputare a chi le ha predisposte senza attenersi alle necessarie precauzioni oggetto di specifiche norme tecnico-giuridiche.

In particolare, ma non solo, l’ARTICOLO 145  delle disposizioni di attuazione del Codice della Strada (Art. 40 Cod. Str. Attraversamenti pedonali) stabilisce che:

1. Gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione di marcia dei veicoli, di lunghezza non inferiore a 2,50 m, sulle strade locali e su quelle urbane di quartiere, e a 4 m, sulle altre strade; la larghezza delle strisce e degli intervalli è di 50 cm (Fig. II.434).

2. La larghezza degli attraversamenti pedonali deve essere comunque commisurata al flusso del traffico pedonale.

3. In presenza del segnale FERMARSI E DARE PRECEDENZA l’attraversamento pedonale, se esiste, deve essere tracciato a monte della linea di arresto, lasciando uno spazio libero di almeno 5 m; in tal caso i pedoni devono essere incanalati verso l’attraversamento pedonale mediante opportuni sistemi di protezione (Fig. II.435).

4. Sulle strade ove è consentita la sosta, per migliorare la visibilità, da parte dei conducenti, nei confronti dei pedoni che si accingono ad impegnare la carreggiata, gli attraversamenti pedonali possono essere preceduti, nel verso di marcia dei veicoli, da una striscia gialla a zig zag, del tipo di quella all’articolo 151, comma 3, di lunghezza commisurata alla distanza di visibilità. Su tale striscia è vietata la sosta (Fig. II.436)….”

La localizzazione degli attraversamenti pedonali deve derivare da uno studio, approfondito, delle singole situazioni e dei luoghi in cui tale attraversamento deve essere collocato, ricercando il giusto equilibrio tra le necessità dei pedoni e quelle del traffico veicolare.

Tale criterio è soddisfatto se l’attraversamento pedonale è collocato ad una distanza compresa entro i 10 m dal percorso abituale del pedone. Con riferimento all’esistenza di generatori ed attrattori di traffico pedonale, omogeneamente diffusi, la mutua distanza tra gli attraversamenti pedonali va progettata nel rispetto di: o un valore massimo, al fine di mantenere in limiti accettabili gli eventuali allungamenti dei percorsi pedonali, nel caso di intersezioni notevolmente distanziate tra di loro; o un valore minimo per gli attraversamenti a raso, al fine di garantire una sufficiente fluidità della circolazione pedonale.el caso di specie l’attraversamento pedonale è stato realizzato in aperto dispregio di tale norma.

Per quanto riguarda la situazione di Terni la Nostra Associazione si è attivata in occasione di alcuni sinistri ed ha rilevato che:

  1. IL COMUNE DI TERNI E’ SICURAMENTE RESPONSABILE DEL SINISTRO E DEI DANNI SUBITI DAL PEDONE;
  2. LA POLIZIA MUNICIPALE CHE HA SVOLTO I RILIEVI NON POTRA’ NON CONTESTARE LA VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA AL COMUNE DI TERNI;
  3. IL COMUNE DI TERNI DOVRA’ IMMEDIATAMENTE ATTIVARSI PER RIMUOVERE LA SITUAZIONE ILLEGITTIMA CONTESTATA E TUTTE QUELLE PRESENTI IN ALTRE PARTI DELLA CITTA’ E POTENZIALMENTE PERICOLOSE PER LA COLLETTIVITA’ DEGLI UTENTI DELLA STRADA;
  4. LA PREFETTURA DI TERNI ED IL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI, ALLA LUCE DEI POTERI LORO CONFERITI DALLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO, ANCHE A TUTELA DELLA COLLETTIVITA’, SONO INVITATE A VIGILARE AFFINCHE’ IL COMUNE DI TERNI ADEMPIA A QUANTO RICHIESTO OVVERO AD ADOTTARE I PROVVEDIMENTI PRESCRITTI IN CASO DI PERSISTENTE INADEMPIENZA DA PARTE DELL’ENTE LOCALE.

https://www.ternitoday.it/attualita/donna-investita-via-argine-comune-responsabile-terni-2019.html

Come sempre, dunque, se avete situazioni da segnalare o chiarimenti da richiedere siamo a vostra disposizione.

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This article was written by codiciumbria

La Storia "CODICI" Centro per i Diritti delCittadino, è un'Associazione di cittadini impegnata ad affermare, promuovere e tutelare i diritti dei cittadini con particolare riferimento alle persone più indifese ed emarginate. Nasce 1987 come CO.DI.CI. e si afferma nel 1993 come coordinamento di associazioni per la tutela dei diritti del cittadino, nel 1998 scioglie la sua struttura confederativa e si trasforma nell' Associazione CODICI centro per i diritti del cittadino, quale associazione impegnata ad affermare i diritti dei cittadini consumatori, senza distinzione di classe, sesso, credenza religiosa e appartenenza politica. Un'attività presente in modo capillare sull'intero territorio nazionale. l'Associazione, infatti, con le sue sedi regionali e provinciali, si caratterizza per il contatto diretto che cerca di creare con i cittadini, al fine di cogliere le reali necessità ed offrire soluzioni concrete. CODICI è: Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ONLUS, il cui scopo è quello di intraprendere ogni attività culturale, politica e giuridica tesa alla promozione, all'attuazione e alla tutela dei diritti del cittadino Associazione Nazionale di Promozione Sociale, riconosciuta presso il Ministero del Welfare, e intraprende tutte quelle azioni che favoriscano l'affermazione di una società democratica e solidale, per la diffusione della cultura, della legalità e del diritto alla cittadinanza. Associazione Nazionale di Consumatori ed Utenti, riconosciuta presso il Ministero delle Attività Produttive; promuove e favorisce una politica di tutela e di informazione in favore dei consumatori. Associazione nazionale antiusura e antiracket, riconosciuta dal Ministero dell'Interno e si prodiga nell'assistenza e solidarietà ai soggetti danneggiati da attività estorsive e dall'usura. GLI STRUMENTI Il CODICI si avvale di variegati strumenti per offrire un servizio utile ai cittadini: lo sportello, presente in tutte le sedi, cui i cittadini possono rivolgersi per segnalare violazioni di diritti, ricevendo un'informazione diretta da parte di operatori specializzati; l'ufficio legale, cui afferiscono i cittadini che hanno subito vessazioni e ingiustizie da parte delle istituzioni pubbliche o private, ricevendo tutela giudiziaria e stragiudiziale; i gruppi territoriali, persone che si confrontano periodicamente sulle problematiche locali ed elaborano azioni di tutela per i cittadini; il Centro Studi, formato da personale qualificato che attraverso dei gruppi di lavoro permanenti analizza ed elabora strategie di intervento in risposta a diversi fenomeni di disagio sociale; l'ufficio stampa organizza conferenze, convegni, e, attraverso una costante attività di monitoraggio e redazione, interagisce con gli organi di informazione e stampa. 

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